Berlusconi ha preannunciato almeno un anno di intensa attività pubblicitaria per convincere gli italiani riguardo ai vantaggi e alla necessità del nucleare. È facile prevedere che in questa occasione la pubblicità tradizionale e l'uso intensivo degli opinion maker faranno la parte del leone. In fatto di testimonial, abbiamo già avuto esempi illuminanti dalla sinistra illuminata quando si scomodò addirittura Veronesi per spendersi a favore degli OGM. Lo scienziato affermò che lui mangia abitualmente mais transgenico perché, a differenza di quello naturale, non è cancerogeno. E qui casca l'asino. Certo, il mais transgenico è commestibile e, probabilmente, non è cancerogeno. Ma il vero pericolo sta da tutt'altra parte visto che l'OGM "brucia" il terreno, invade le colture vicine e soprattutto le sementi, essendo sterili, vanno acquistate ogni anno dalle multinazionali che le producono. La parte d'informazione omessa qui è molto più importante e rilevante di quella che viene comunicata. Con queste premesse è quasi certo che per il nucleare la comunicazione si baserà sull'uso di testimonial e sulla pubblicità tradizionale. Perché i primi hanno l'autorevolezza scientifica necessaria per persuadere, mentre la seconda è lo strumento perfetto in una logica mono-direzionale: permette di far passare soltanto il messaggio stabilito, omette tutto il resto e impedisce contro-argomentazioni. Quello che non ha ancora capito la sinistra ecologista è che, come sostiene anche Vanni Codeluppi, sul mercato non competono prodotti (in senso astratto, anche partiti, ideologie, persone) ma messaggi. E alla fine passa soltanto quello che convince di più e che è rilevante per il pubblico. A proposito, ecco un'altra cosa che la sinistra non ha capito: l'opposizione fra verità e credibilità. Perché in comunicazione non basta soltanto la prima o la seconda. Servono tutte e due.
P.S.: stamattina, a Radio Popolare, ho provato a immaginare come potrebbe essere lo spot della Presidenza del Consiglio per le centrali nucleari. Ecco lo streaming della trasmissione. Il mio intervento è subito dopo la dichiarazione del Presidente del Consiglio.