La sottile differenza fra Intel e interim

I fatti sono davanti agli occhi di tutti: da quattro mesi abbiamo un ministero vacante, quello dello sviluppo economico, che dopo le dimissioni di Scajola è stato coperto ad interim dal Presidente del Consiglio il quale si sta occupando di tutto meno che dello sviluppo economico e delle politiche industriali. E quattro mesi significano, in proiezione, almeno un anno di ritardo sull'attuazione di misure che farebbero ripartire l'economia e l'industria italiana. La cosa è di una gravità inaudita. Ma quello che ci interessava notare è che vicino a noi, proprio nella vecchia Europa, c'è un paese che ha attraversato crisi economiche come noi e più di noi ma si è sempre rimboccato le maniche ed ha lavorato sodo e in modo intelligente per lo sviluppo: la Germania. In Germania c'è, ad esempio, la Infineon Technologies di Neubiberg che è diventata proprio in questi giorni uno dei partner strategici di Intel, fornendo un'unità WLS (Wireless Solution) con cui Intel consoliderà la propria presenza nel mercato dei dispositivi wireless. E questa alleanza ha reso felice Steve Jobs, come riporta The Huffington Post, per gli sviluppi che comporterà anche per Apple. Morale della favola, mentre i tedeschi sono arrivati a Intel noi siamo rimasti ancora all'interim. È questa la differenza. Da noi non si investe nulla nella ricerca, quindi non c'è tecnologia competitiva vendibile e abbiamo ancora un'idea dello sviluppo ottocentesca, legata a vecchi modelli industriali (come quello dell'auto), mentre altrove, perfino nel "terzo mondo", si investe sulle tecnologie digitali. "Da questa alleanza verrà un enorme beneficio per tutti", ha affermato Peter Bauer, CEO di Infineon. Si riferiva al fatto che oggi più che mai le tecnologie digitali possono dare nuova vita anche al resto dell'industria e quindi sono la risorsa strategica principale per lo sviluppo. Ci vorrebbe gente come Peter Bauer anche nei nostri ministeri. A meno che, per "sviluppo economico", Berlusconi non intenda semplicemente mere politiche di vendita. Nel qual caso non avremmo bisogno semplicemente di un Peter Bauer, ma proprio di Jack Bauer.

  • Enrico |

    Non posso pensare che tutti voi devono ancora vedere da entrambe le prospettive e quindi si può essere giudicati. Tutti pensano diversamente e che anche in qualche modo ragione.

  • Rosanna Galvani |

    Possiamo dire, senza tema di essere smentiti, che ai nostri governanti interessa di più la giustizia che non l’economia, non per risolvere la situazione dei tempi lunghissimi dei processi, come potrebbe sembrare, piuttosto per mettere una pezza alle beghe giudiziarie di qualcuno e forse anche per favorire altri. Chissà! La giustizia non è uguale per tutti!
    Questo ormai è assodato e spero che gli italiani lo abbiano capito.
    L’economia italiana è in forte sofferenza, ma mi piacerebbe sapere come se la passa qualche azienda televisiva (una a caso) collegata all’informazione, con giornali e riviste proprietari (armi improprie di regime), attivissimi di questi tempi con inchieste e dossieraggi sul presidente della Camera.

  • William Nessuno |

    In questa prospettiva fa riflettere anche che in questi giorni al centro delle cronache, qui da noi, sia uno spettacolo di cavalleria berbera…

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